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ARGAM di Fabiana MENDIA

Potrebbe sembrare una “primavera” come tutte le altre: la cascata di azalee che trapunta la scalinata di Piazza di Spagna, il concorso ippico di piazza di Siena, il derby di Capannelle, sciami di turisti che inghiottono le offerte culturali della capitale. Ma l’anno 2009 nel campo delle arti visive è siglato come “art austerity”, a causa dei tagli e delle contrazioni di finanziamenti pubblici che incidono già da adesso sullo sviluppo delle iniziative artistiche e che feriscono artisti, galleristi e mercanti d’arte. E mentre Gillo Dorfles, critico, saggista, pittore e filosofo decreta la “buona salute” dell’arte contemporanea, vivace, trasformista, interessante, l’annuale rassegna che raccoglie gli spazi espositivi iscritti all’A.R.G.A.M (associazione Romana Gallerie d’Arte Moderna), presentata ieri nella sala Colleoni dell’Accademia di Belle Arti, è annunciata dal coordinatore Carmine Siniscalco con parole che preludono un “canto del cigno”. “Siamo arrivati alla diciassettesima edizione tutto d’un fiato e con successo conclamato di pubblico e critica- afferma con una certa amarezza Siniscalco.“Quest’anno, però, potrebbe essere l’ultimo: sono venuti a mancare i contributi dell’assessorato alle Politiche Culturali del Comune, su cui abbiamo potuto sempre contare per coprire parzialmente le spese organizzative”. Mettendo da parte scongiuri e valenze negative per via di quel 17, che potrebbe far presagire la “fine” dell’edizione primaverile dell’A.R.G.A.M , le proposte di quest’anno sono quanto mai interessanti.

Una considerazione che trova d’accordo il ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi, che nell’introduzione del catalogo (edizioni Bora), sottolinea il ruolo fondamentale dell’associazione per promuovere l’arte dei giovani, coinvolti da cinque anni in una mostra che raccoglie le opere dei finalisti del Premio Nazionale delle Arti- sezione Arti figurative e design, indetto dal MIUR (ministero Istruzione, Università e Ricerca) e che si inaugura il 10 giugno al Museo Crocetti (via Cassia 492). “Arti Visive e Musica” è l’esperienza su cui si articolano le composizioni e le riflessioni degli artisti che, da oggi fino al 20 giugno, esporranno nelle due sezioni della rassegna. La prima dedicata a “Pittura e fotografia”(Segno e scatto), appena inaugurata al museo Crocetti, curata da Ida Mitrano, affianca le opere di 17 fotografi e 17 pittori. Il 20 pomeriggio, in contemporanea 19 gallerie romane, alzeranno il sipario con personali e collettive rallegrate da band che suoneranno dal vivo musica jazz. Non può sfuggire il ricordo a un animatore visivo dell’arte del ‘900: Piet Mondrian che tracciava riquadri gialli rossi blu nella tabella vuota di “Broadway boogie-woogie”.
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