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Palazzo Corsini: Rinascita della Galleria Corsini di Fabiana MENDIA

Palazzo Corsini, di fronte alla villa della Farnesina affrescata da Raffaello e dal Sodoma, circondato dal lussureggiante giardino dell’Orto Botanico, sta per trasformarsi in un moderno Palazzo delle Scienze e delle Arti al di là del Tevere. Un progetto di tutela, valorizzazione e promozione della prestigiosa quadreria diretta da Sivigliano Alloisi, ospitata al piano nobile dell’edificio sede dell’Accademia dei Lincei e della Biblioteca Corsiniana, è pronto per essere vagliato dal Soprintendente al Polo Museale Romano Claudio Strinati che, dopo i successi delle ultime mostre su “Sebastiano del Piombo” (137.358 mila visitatori) e “Correggio e l’antico”, si dichiara ottimista sul successo del rilancio dell’edificio storico di via della Lungara. Il palazzo fu scelto nel ‘600 dal Cardinale Neri Maria e da suo fratello Bartolomeo come dimora per dare lustro con la collezione di capolavori dal XV al XVII secolo alla casata, dopo l’elezione dello zio Lorenzo al soglio pontificio con il nome di Clemente XII. “Fondamentale sarà l’inserimento del museo in ambito territoriale- spiega Strinati.

“Nasceranno iniziative culturali programmate periodicamente, in modo da coinvolgere un pubblico sempre più ampio, entusiasta delle nostre proposte che completeranno e arricchiranno l’esperienza della visita alla collezione costituita da circa 700 opere, tra cui tele di Caravaggio, Reni, Gentileschi, Ribera, Rubens, Murillo.” In quel Gran Teatro del mondo che è la città eterna, effervescente capitale della cultura in Europa dal XVI secolo in poi, Palazzo Corsini, fu preso in affitto dalla regina Cristina di Svezia nel 1655, quando giunge a Roma, dopo la sua conversione al cattolicesimo e sarà la sua dimora fino alla sua morte. La regina trasforma le stanze affrescate con scene vetero-testamentarie e con grottesche, in un tempio della cultura dove invita scienziati, letterati e musicisti. Memore dei fasti del passato e con le idee ben chiare sulla riqualificazione della Galleria Corsini, come “Modello Storico nella Roma in Trastevere”, Paola Mangia, funzionario, storica dell’arte, direttrice del Servizio Educativo del Polo Museale Romano, presenta le sue linee di azione per far convergere sulla rinascita della Galleria Corsini, la sua strategia per riconfermare il ruolo del museo non solo come luogo di studio, di ricerca e di conservazione, ma anche di produzione e di elaborazione di nuove politiche sociali.

“La parola d’ordine è rinnovarsi, tenendo presente la centralità dei frequentatori e delle loro esigenze- spiega la Mangia, incaricata del piano di sviluppo museale della Corsini.-”Si prevede un orario prolungato, in occasione di concerti, corsi di approfondimento e di formazione. Pensiamo, inoltre, all’apertura di un laboratorio di restauro e all’avvio di un progetto di conPtrollo diagnostico in collaborazione con altre istituzioni. A ottobre, si riparte con “Un quadro al mese”, in esposizione la “Giuditta” di Piazzetta. In programma, in primavera, una mostra su di Berentz.” Così, in autunno, la Soprintendenza diretta da Claudio Strinati riparte nel ridiscutere il ruolo sociale del museo, che evolve da “elemento di welfare” ad “attore dello sviluppo”.


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