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Enzo Cucchi di Fabiana MENDIA

Due galli sulla stessa tela non vivono in armonia. Le "coq" nero con un deciso batter d'ali spaventa quello giallo. Il pennuto cacciato è in cima a una parabola non dipinta fino al fuoco. Si può interpretare come metafora del percorso artistico di Enzo Cucchi che è in ascesa sempre, dagli esordi con alcuni disegni presentati nel 1977 agli Incontri Internazionali d'Arte, l'associazione fondata trentasette anni da Graziella Buontempo Lonardi con Alberto Moravia e Achille Bonito Oliva. L'artista con la sua pittura pura, figurativa, carica di simboli e di segni ha colorato due galli, che hanno "cantato" trenta volte per scandire il tempo di questo anniversario che da oggi si festeggia nella biblioteca degli Incontri a Palazzo Taverna.
I settemila volumi allineati e serratissimi negli scaffali creano un effetto di compressione visiva che alzando lo sguardo si espande e si deposita sulla grande tela di Cucchi e rassicura nonostante il fondo non completamente chiaro chi entra nel misurato spazio della stanza. L'uomo in grigio che stringe le zampe dell'uccello domestico è illuminato alle spalle da una macchia giallo color uovo di gallina: è un bagliore che rallegra la scena, è realmente luminosa, ma può evocare altri gialli della storia dell'arte moderna.
"Speriamo Senza Titolo" è il sesto lavoro creato appositamente per la biblioteca nello storico Palazzo di via Montegiordano e segue gli interventi di Mali Wu, Maurizio Cannavacciolo, Giulio Paolini, Andrea Aquilanti e Luigi Ontani. Per studiare l'artista anconetano in opera, durante l'esposizione viene proiettato il video "Anima nuda" realizzato da Riccardo Buzzanca con le musiche di David Hudson.
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