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Philippe Daverio di Fabiana MENDIA

investire in opere d'arte contemporanea? Mecenati colti, committenti ansiosi, critici ingegnosi, mercanti abili e investitori oculati hanno scelto la capitale e Milano per discuterne. Nessuna tavola rotonda, nè convegni in sale conferenze senz'anima: l'arte ha un suo grande pubblico che applaude, compra e vuole capirne di più sulla produzione, sulla circolazione e conoscerne i confini. Il teatro Argentina, Palazzo Barberini e Castel Sant'Angelo sono le cornici che Philippe Daverio insieme con il Credit Suisse Group hanno scelto per definire l'alone di unicità che avvolge qualsiasi opera d'arte (dal pescecane in formaldeide di Damien Hirst, a "Him", l'Hitler in cera e resina in ginocchio di Maurizio Cattelan, alla video arte di Matthew Barney) e far capire i meccanismi complessi delle valutazioni, delle oscillazioni di mercato, dei rapporti con le istituzioni, i rituali e i sistemi di quotazione.
E' un corso propedeutico in sei lezioni per avvicinarsi alle logiche che portano oggi gli artisti a lavorare sotto l'ala protettrice e promotrice di critici e galleristi, vere e proprie autorità e in fondo produttori culturali dell'arte e dei suoi linguaggi. Un punto fermo da cui pensare di partire per capirne qualcosa di più può essere l'affermazione di Warhol nel 1974, che osò dichiarare quello che tutti sanno: l'arte non potrebbe esistere senza essere un tipo di business. Per l'artista-filosofo-art maker a 360° un'opera d'arte estranea a qualche circuito della compravendita semplicemente non esiste. Qualsiasi arte ha una natura commerciale. Nel primo incontro di "Daverio e contemporaneamente", martedì prossimo alle 19,30 (gratuito) Oliviero Toscani, Jannis Kounellis e Giuseppe Gallo presentaranno le diversità dei loro lavori. Il 29 maggio, Benedetta Bonichi, Sandro Chia e Arturo Schwarz parleranno della leadership americana nel mercato dell'arte e il 5 giugno il gallerista Emilio Mazzoli, il collezionista Annibale Berlingieri e l'imprenditore Ovidio Jacorossi si confronteranno sul ruolo e sul cambiamento del mecenate oggi e sul gioco delle regole dell'investimento.
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