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Giardini storici del Lazio di Fabiana MENDIA

Giardini come luoghi in cui la natura protetta dai pericoli esterni tende a ricreare l’immagine del Paradiso. Porzioni di natura addomesticata, spazi di intimità e ritiro, riservatezza e solitudine, luoghi incantatati ripartiti in semplici forme geometriche da recinzioni che fiancheggiano i viali o circondano le aiuole. Per scoprire alcuni dei parchi che catturano l’infinito in provincia di Roma e Viterbo, da domani fino al 9 novembre, un’imperdibile opportunità viene offerta dall’Associazione Culturale Amarilli, che dopo l’annuale appuntamento in primavera della “Fiera dei Fiori”, in autunno propone ogni sabato e domenica una visita guidata con esperti paesaggisti.
Primo incontro per il ciclo “I Giardini Nascosti” (in collaborazione con la Regione Lazio) L’Hortus Unicorni a Vetriolo (anche domenica 19 ottobre), che si affaccia nella Valle dei Calanchi, sullo sfondo di Civita di Bagnoregio (provincia di Viterbo), un’interessante esempio di giardino minimalista. Il curatore e proprietario Luca De Troia ha restaurato il giardino ricco di tantissime varietà floreali (peonie, Sally Holmes, Iris, Daphne, Lilium e macchia mediterranea) ed espone una sua scultura, riproponendo un aspetto dell’”ars topiaria”, diffuso dal Rinascimento al Barocco, in cui le piante come il bosso, i tassi e alcuni tipi di alloro erano tagliati secondo forme particolari. “Una specie di “domesticazione della natura” che rispettava i principi diffusi nel XV secolo nell’ambito della cultura umanistica della trasformazione geometrica delle forme vegetali in forme geometriche- spiega Fabio Di Carlo, docente di architettura del Paesaggio alla Facoltà di Valle Giulia. ”Una moda che poi viene abbandonata nel ‘700 quando si diffonde l’idea del giardino paesaggistico che privilegiava la libertà della natura contro la costrizione della potatura degli arbusti in modo artistico”.
Domenica, visita al Castello Massimo ad Arsoli (anche domenica 26), testimonianza spettacolare di cinque ettari di giardino all’italiana con labirinti e “stanze” verdi, per comprendere appieno la concezione di godere di una natura incontaminata in cui ritirarsi per ammirare la bellezza del creato e per dedicarsi allo studio e alla meditazione. Racconta un nuovo atteggiamento dell’uomo nei riguardi del paesaggio, sviluppando l’idea del giardino monastico medievale, creando scomparti verdi in cui fermarsi a riflettere. In calendario: sabato 18 e domenica 25 Castello Ruspoli a Vignanello, Giardini di Ninfa 8 novembre e Tenuta San Liberato(Bracciano) il 9 novembre. (informazioni 06-3228208/09- www.giardininascosti.it)
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