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Leonardo e Michelangelo. Capolavori della grafica e studi romani
di Fabiana MENDIA

Michelangelo e Leonardo protagonisti nella Città Eterna di una grande mostra sui loro studi grafici. La rassegna che si inaugura oggi a Palazzo Caffarelli conclude con grandiosità e rigore scientifico il progetto avviato da Zètema di alternare esposizioni dei due Maestri del Rinascimento negli spazi capitolini. Così negli ultimi due anni, come preludio al grande evento "Leonardo e Michelangelo. Capolavori della grafica e studi romani"(organizzata da MetaMorfosi, Fondazione Cardinale Borromeo), sono state allestite da Zètema, ai Musei Capitolini, tre approfondimenti, dedicati all'attività di Michelangelo come architetto a Roma e di scultore con la presentazione del bozzetto i Lottatori, e all' opera Il Musico, dipinta dall'artista vinciano. Il confronto tra Leonardo e Michelangelo, attraverso sessanta disegni provenienti dalla Fondazione Casa Buonarroti e dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana, è un match che si conclude ex-aequo. " I visitatori sono stimolati- spiega Pietro C. Marani, curatore con Pina Ragionieri della esposizione- a studiare i capolavori dei due artisti in modo speculare, seguendo un percorso espositivo costruito per evidenziare gli interessi comuni e quelli invece diametralmente opposti".
Il ritmo della mostra è incalzante. Coinvolge emotivamente sia il conoscitore che l'appassionato, mettendoli di fronte a capolavori assoluti che spiegano chiaramente i punti di partenza e gli interessi degli artisti. Primo incontro: Leonardo con una serie di nove fogli di piccole e medie dimensioni che illustrano le sue sperimentazioni tecnologiche, risalenti ai tempi fiorentini quando era attirato dalle soluzioni ingegnose di Brunelleschi che dirigeva il cantiere della cupola di Santa Maria del Fiore. Il maestro disegna macchine, predilige quelle militari e punzonatrici, corredate di dettagli esecutivi utili per la costruzione, tra cui la "Grande catapulta"(1485) e "Due mortai che lanciano palle esplosive", un foglio che fa parte dei 1119 del Codice Atlantico. Nella seconda sezione dedicata a Michelangelo, in successione cronologica, si seguono i processi stilistici dal Nudo di Schiena riferibile all'esecuzione dell'affresco della Battaglia di Cascina a Palazzo Vecchio, Studi per la testa di Leda, la Cleopatra fino al progetto per la fortificazione per la Porta al Prato d'Ognissanti, dove Michelangelo ha tracciato finanche le traiettorie dei proiettili.

Sul tema Roma e l'Antico i due artisti si confrontano con appunti e studi di grande interesse per il visitatore che si deve soffermare con attenzione per ammirare la meticolosità di esecuzione e la precisione delle annotazioni. Di Leonardo si osservano gli studi del porto di Civitavecchia, della Basilica di San Pietro e di San Paolo fuori le Mura e dell'Arianna conservata in Vaticano. Di Michelangelo, invece, gli schizzi di reperti archeologici e gli elaborati del progetto del ridimensionamento della Tomba di Giulio II.
Conclude la curatrice Pina Ragionieri, direttore della Fondazione Casa Buonarroti :" E' una mostra spettacolare e inedita che offre al pubblico un'occasione imperdibile per conoscere e confrontare lo svolgersi cronologico dei percorsi dei due geni del Rinascimento italiano con tutte le diversità ed eccezionalità di fronte alle stesse problematiche: l'Antico, l' Architettura, la figura umana, il divino".
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