artICOLo pubblicati da fabiana mendia su



San Francesco di Caravaggio, al nuovo Museo dei Cappuccini.
di Fabiana MENDIA

“Il quadro dei Cappuccini di Roma è un sublime dipinto che porta alle estreme conseguenze l’interpretazione iconografica della figura di San Francesco compiuta dal Caravaggio nel corso della sua intera esistenza”.
Claudio Strinati, storico dell’ arte e Dirigente Generale di Staff presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è autore del testo critico sulla tela San Francesco che depone il teschio ai piedi della Croce meditando sulla morte di Cristo di Caravaggio, conservata per molti anni nella sagrestia della Chiesa della Immacolata Concezione, e che dalla prossima settimana sarà esposta nel nuovo Museo dei Cappuccini.
Il dipinto è al centro di un vivace dibattito tra studiosi, poiché esiste una versione molto simile dell’opera scoperta nel 1967 da Maria Vittoria Brugnoli nella chiesa di S. Pietro di Carpineto Romano, feudo degli Aldobrandini, confinante con quelli dei Colonna, dove il pittore lombardo si rifugiò nel 1606 dopo l’ uccisione di Ranuccio Tomassoni e la fuga da Roma. Strinati, a conferma della sua attribuzione, evidenzia la tecnica esecutiva infallibile di Caravaggio, priva di pentimenti (a differenza di quella di Carpineto) e rielaborazioni, analoga a quella della Madonna dei Pellegrini e stilisticamente affine alla Cena in Emmaus di Brera.
Gli schermi di due monitor, posti sulle pareti ai lati del dipinto, documentano altre opere di soggetto francescano di Caravaggio.








TORNA AGLI ARTICOLI